Ubicata ai piedi dell’Alta Murgia rappresenta un’importante testimomianza del nostro passato. Il sito è caratterizzato da numerose tombe a tumulo risalenti alla tarda Età del Bronzo inizio Età del Ferro. Questa datazione non è fondata su dati scientifici di scavo, ma è basata sui rinvenimenti di alcuni manufatti, come fibule e armille in bronzo, e sulla comparizione con corredi di sepoltura che avvalorano tale datazione.
La gran parte del materiale archeologico rinvenuto è conservato presso il Museo Archeologico di Bari, mentre alcuni manufatti ceramici e metallici sono visionabili presso il Museo della Città e del Territorio di Corato. Le tombe sono di forma circolare, delimitate da blocchi litici contenenti una cista rettangolare al loro interno (la forma della sepoltura di una determinata epoca permette di stabilire l’evoluzione di una civiltà), ma in parte nascoste da un’incolta vegetazione. L’area è in parte stepposa, in parte costituita da macchia mediterranea. Studi tipologici delle tombe a tumolo, hanno indotto Biancofiore ad ipotizzare che la zona collinare di San Magno fosse un centro abitato capannicolo coevo alla necropoli delle tombe a tumulo (attesa la presenza in zona di ritrovamenti di vasellame esterni ai corredi tombali collocabili cronologicamente nella stessa epoca della necropoli).