Le prime popolazioni: tre etnie.
Messapi al Sud, Peucezi al centro (comprendeva l’attuale provincia di Bari) e Dauni al nord. A determinare tale distinzione fu la posizione geografica, che favori contatti con culture diverse. La Messapia subì l’influenza della cultura greca già dalla prima età del ferro. I Cretesi dell’età achea abitarono l’Apulia, come testimoniano i reperti di ceramica micenea di Taranto.In effetti a partire dalla fondazione di Taranto da parte dei greci, cominciarono l’incontro e lo scontro tra la cultura ellenistica e quella iapigia. Quest’ultima cominciò ad articolarsi nelle sue tre regioni storiche: la Messapia, la Peucezia, la Daunia. La Peucezia subì l’influenza sia della cultura greca che della cultura della vicina Daunia. La Daunia fu invece influenzata dalla cultura dei Campani e dai Liburni. Gli Japigi erano diversi secondo la posizione che occupavano sulla costa, oppure nelle pianure e colline. I primi erano compatti, essendo concentrati in luoghi difesi naturalmente, i secondi, invece, occupavano ampie superficie con gruppi sparsi di capanne. Queste abitazioni erano a pianta ovale o circolare, con pareti e coperture di rami e di canne, sostenute da pali e impermeabilizzate da strati di argilla. Nella zona centro meridionale della Puglia, queste unità abitative a capanna, presentavano un muretto di pietra lungo il perimetro di base. Prettamente legate ai nuclei di capanne, all’interno dell’interno dell’insediamento, si trovavano le necropoli, caratterizzate in tutta la regione dal rito funebre dell’inumazione. La tipologia di tomba più diffusa era quella a fossa a cui si affiancava la tipologia a tumulo specialmente nella zona centrale della Puglia.
(Fonte R. Marrone)