Queste le sue prime dichiarazioni: “Rilancio dell’Italia, censimento dell’antico sistema di Acquedotti Romani, restauri dei beni culturali, progetti di grande promozione dell’Italia saranno gli obiettivi principali della mia presidenza. Archeoclub d’Italia oggi conta 150 sedi e 5500 soci. Vogliamo collaborare con i Ministeri e le Soprintendenze per valorizzare al meglio il nostro territorio nazionale. Anche per questo motivo siamo convinti sostenitori della candidatura italiana a sede del 10° Forum Mondiale dell’Acqua”.
In un anno difficilissimo per l’intero settore della cultura, l’Archeoclub d’Italia, che ha dovuto, e ancora deve creare nuove occasioni di tutela, valorizzazione e promozione del Patrimonio Culturale, nei giorni scorsi, ha rinnovato i propri organi associativi nazionali (Consiglio Nazionale, Collegio dei Probiviri e Coordinatori Regionali). La rinnovata composizione del Consiglio Nazionale accoglie, pertanto, nuove espressioni ma allo stesso tempo manifesta tratti di continuità con il mandato precedente.
Un sentito ringraziamento ai componenti del precedente Consiglio Nazionale che negli anni passati hanno svolto un lavoro prezioso contribuendo con competenza e passione a far crescere l’Archeoclub, quindi tutti noi, sia singolarmente, che come Sedi Locali e a porre questioni in cui senz’altro torneremo a lavorare. Si apre una nuova fase con una programmazione di lungo respiro. Diverse le sfide che ci attendono e tante le azioni da mettere in campo ed il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rappresenta una grande opportunità per il Paese Italia, nel riequilibrare il divario territoriale tra Nord e Sud e dare speranza ai giovani.