Riteniamo che la lettura sia una risorsa strategica su cui investire e un valore sociale da promuovere, anche e soprattutto attraverso un’azione coordinata e congiunta tra i diversi protagonisti presenti sul territorio. Cultura ed istruzione sono parte integrante di ogni qualsivoglia attività culturale e i libri sono ancora oggi lo strumento principe per la loro diffusione.
Paola Calvetti in queste preziose pagine racconta la storia inconsueta della novantatreenne regina Elisabetta II. Il racconto è cronologico, lineare, ma l’attenzione si focalizza sugli snodi più rilevanti per il ruolo di Regina, a cui Elisabetta II è adatta sin dal giorno della sua nascita. Dettagli sconosciuti, curiosità ma anche fatti storici che non annoiano mai. Il lunghissimo regno di Elisabetta II è la storia enigmatica di una donna timida e inavvicinabile che dell’accettazione del proprio destino, dell’appassionata difesa della corona, ha fatto la suprema ragione di vita e uno schermo impenetrabile. Con un’eccezione: la fotografia, che l’ha accompagnata nel suo lungo viaggio di sovrana e nell’iconografia del secolo. Bambina giudiziosa, acerba erede al trono, regina in ogni grammo del proprio corpo, madre distante, sovrana impopolare (e poi amatissima), più forte di ogni scandalo o dolore, espressione massima del senso del dovere e di equilibrio nella discordia e nel disordine. Ma Paola Calvetti, in queste pagine, delinea anche un profilo personale, quasi intimo, di Elisabetta: l’amore per Filippo (solo formalmente due passi dietro la moglie) e le «affettuose amicizie» vere o presunte di entrambi; il legame profondo con il padre Giorgio VI e l’indomabile sorella Margaret; i complessi rapporti con i membri della numerosa e impegnativa famiglia, troppo spesso fonte di pettegolezzi e imbarazzanti rivelazioni.