Domenica 10 ottore 2021, in tutta Italia, si è svolta la Giornata Nazionale di “Chiese Aperte” promossa da Archeoclub d’Italia allo scopo di incentivare la conoscenza del nostro patrimonio ecclesiastico da un punto di vista storico-artistico-architettonico. Nello specifico, la XXVII edizione di “Chiese Aperte” a causa delle restrizioni dovute al Covid-19 si è diviso in due appuntamenti: il primo il 9 Maggio con “Chiese Aperte alla Conoscenza e alla tutela”, con un approccio a distanza.  Mentre nel secondo appuntamento con il nome di “Chiese Aperte alla fruizione pubblica” il pubblico ha potuto conoscere nel dettaglio le opere e i tesori, spesso sconosciuti perché mai visti, con i volontari di Archeoclub d’Italia.

La sede locale dell’Archeoclub d’Italia “Padre Emilio D’Angelo” di Corato ha proposto una visita guidata all’interno della Chiesa Matrice, ove è stato possibile ammirare il ricco tesoro ecclesiastico e votivo di San Cataldo, costituito da pregiatissimi e numerosi elementi, datati tra il 1643 ed il 1950 e il sontuoso busto d’argento risalente al 1770, opera realizzata dall’argentiere napoletano Costanzo Mellino. Ne fanno parte, altresì, gli argenti liturgici (ostensori, croci astili e processionali, frasche floreali, candelieri da mensa e a muro, turibolo e navetta), i sette reliquiari, gli ex voto anatomici e gli innumerevoli ori donati come pegno di devozione dai fedeli (croci pettorali, medaglioni, anelli, orecchini, spille).  La Chiesa di Santa Maria Maggiore è dedicata ufficialmente a “Maria Assunta in Cielo”, ma è comunemente conosciuta sotto il titolo di Chiesa Matrice.  Tale denominazione è determinata dalla funzione che l’edificio ha assunto sin dalle sue origini, infatti rappresentava il principale luogo di culto per la comunità cristiana cittadina nonchè sede del Capitolo presbiterale della città. I primi documenti della chiesa Matrice risalgono al 1081(dal Codice Diplomatico Barese) e inducono ad ipotizzare che sia stata costruita sotto il dominio normanno, durante il quale il borgo di Corato, a partire dal 1046, assunse l’aspetto di una città fortificata da mura e torri. Nei secoli la Chiesa ha subito una serie di modificazioni sia all’esterno che all’interno, che ne hanno alterato l’aspetto originale.