Scuola, ambiente e territorio.

Grande festa per gli alunni dell’I.C. Tattoli – De Gasperi aderenti ai progetti dell’Archeoclub d’Italia “Padre Emilio D’Angelo” sede di Corato, per la conoscenza e tutela dell’ambiente.

Oltre 120 ragazzi delle classi quarte dell’I.C. Tattoli De Gasperi, il 9 giugno si sono ritrovati nel giardino della scuola per condividere con le loro famiglie le conoscenze e competenze apprese nell’ambito dell’attività progettuali di  “Geoparco: vita e storia antica del Parco Nazionale dell’Alta Murgia”.

La sede Locale dell’Archeoclub d’Italia è da sempre convinta che sin dall’infanzia vadano stimolate l’empatia e la curiosità verso quanto è stato ereditato dal passato, e si è dichiarata soddisfatta per aver, ancora una volta, promosso, valorizzato e invitato a tutelare il patrimonio archeologico, storico, architettonico e ambientale del territorio in cui opera; reso i ragazzi partecipi della sua protezione e salvaguardia, suggerendo gesti semplici e quotidiani, utili a migliorare il loro e il nostro futuro e a contrastare i rovinosi cambiamenti climatici a cui stiamo assistendo.

I laboratori riprenderanno a settembre con l’inizio del prossimo anno scolastico, ma le attività culturali proseguiranno anche durante tutto il periodo estivo.

Tre le figure specialistiche coinvolte nelle diverse attività laboratoriali: l’ecodesigner Antonella Berlen, formatrice esperta in ambiente ecosostenibile e riciclo, la quale ha evidenziato che non tutti i materiali di scarto diventano “rifiuti”. il M° Vito Cannillo, musicista ed esperto in rielaborazione di materiali sonori, si è addentrato in un vero e proprio viaggio nel tempo e fatto comprendere agli allievi quanto fosse vivo il bisogno di fare musica sin dalle ere preistoriche, quando l’uomo primitivo usava pezzi di legno, conchiglie, pelli e corna di animale per imitare il canto degli uccelli, il rumore del mare o della pioggia; un percorso attraverso il quale i ragazzi hanno appreso non solo l’importanza dell’ascolto, ma soprattutto i concetti base della etnomusicologia secondo la prospettiva archeologica.  Infine, in ordine di tempo, l’educatore e guida ambientale Michele D’introno il quale, con “Il rumore del silenzio”, li ha guidati, altresì, alla scoperta delle bellezze nascoste del bosco di Scoparella: tra flora centenaria, fauna e leggende antiche (su Jazzo del Demonio e specie vegetali) compreso il percorso fatto dall’acqua per raggiungere i nostri rubinetti, attraverso un maestoso ponte in pietra, già EAAP, ora AQP.