Nell’ambito delle attività Sistema Museale Integrato Corato – SMICO si è svolto il convegno “Figure di pietra: indizi nell’Architettura di Castel del Monte”.
L’incontro ha messo in evidenza il legame stretto e imprescindibile tra indagine stratigrafica, ricostruzione storica e conservazione del patrimonio architettonico, mostrando come ogni fase costruttiva, ogni intervento e ogni trasformazione contribuiscano a definire l’identità del monumento. Grazie a un’esperienza pluriennale di ricerche sul campo, maturata in contesti territoriali differenti, è stato possibile approfondire il fenomeno del popolamento medievale e analizzare le tecniche costruttive adottate nel tempo, evidenziando le specificità locali e le relazioni con il paesaggio circostante. Lo studio architettonico e archeologico, affiancato da un’ampia e articolata documentazione archivistica, fotografica, storiografica e iconografica, ha consentito di ricostruire l’evoluzione dei manufatti e di comprendere la complessa storia degli interventi di restauro, letti non come semplici operazioni tecniche, ma come momenti fondamentali del dialogo tra passato e presente. In questa prospettiva, il bene UNESCO viene interpretato non solo come capolavoro artistico, ma come un vero e proprio documento stratificato, capace di raccontare le trasformazioni storiche, sociali e materiali di una comunità. Un patrimonio di conoscenze che, troppo spesso confinato all’ambito accademico, ha trovato in questo convegno un’occasione di condivisione e valorizzazione, con l’obiettivo di rendere il sito UNESCO un luogo vivo di ricerca, consapevolezza e trasmissione culturale.