“Padre Cosma Lojodice” – Religioso Agostiniano

Nell’ambito della campagna “La cultura non si ferma”, ideata e promossa dal MiBACT, in un momento in cui biblioteche, archivi, musei, sono chiusi al pubblico, la Sede Locale dell’Archeoclub presenta nella sezione “Coratini illustri” una breve biografia di Padre Cosma Lojodice, Religioso Agostiniano, educatore, scrittore e storico locale.

Al secolo Cataldo Romualdo Lojodice, nasce il 7 febbraio 1830 a Corato (strada Porta nuova) da Vincenzo Lojodice e Maria Francesca Piancone. Dotato di una ferrea volontá e sete di sapere, maturò ben presto la vocazione per la vita monastica e trasferitosi a Napoli, entra nell’Ordine dei Frati Agostiniani, vivendo in un clima di fervida attività storica-letteraria, in cui parallelamente alla sua formazione culturale, si sviluppava e cresceva la vita spirituale.  All’età di 21 anni, nel 1851, emise i voti solenni alla presenza di Padre Giovanni Salon, Prefetto degli studi nel convento di S. Maria Maddalena degli Spagnuoli e il 1 aprile 1854 fu ordinato sacerdote. Nel 1857 fu nominato Priore ad Andria nel monastero di S. Maria dei Miracoli e vi rimase sino al 31 dicembre 1866 quando, a causa della legge di soppressione degli Ordini religiosi, fu costretto ad abbandonare sia il Monastero che la Chiesa.

“ …. Firmai sempre protestando. Erano le dieci, quando tutti uscimmo dalla Chiesa che fu l’ultima ad essere lasciata. Eravamo sei sacerdoti e otto laici. Uscimmo ma colla coscienza d’aver adempito il proprio dovere e di non aver giammai favorito chi ci spogliava; uscimmo, ma col dispiacere dei buoni, e con la speranza del ritorno” (Padre Cosma).

Rientrato a Napoli fu nominato Maestro dei Novizi e Priore nel Monastero di Santa Maria del Buon Consiglio, sino a quando ultimato ad Andria il nuovo convento in prossimità del Santuario, vi ritornò come Priore; sue, infine, le pratiche per il riconoscimento al Santuario del titolo di Basilica. Se instancabile fu la sua missione religiosa, incessante fu la sua attività di storico, fuggì sempre l’ozio, e nel tempo libero, attendendo allo studio, potè dare alla luce ben 22 volumi, oltre a voluminosi manoscritti, sermoni, panegirici ed altro..

La sua bibliografia comprende:

  • Appunti per la storia di Corato;
  • Memorie storiche di Corato;
  • Combattimento di tredici italiani e tredici francesi;
  • Di palo in frasca;
  • Maria Greca;
  • Cenni biografici di Elisa Lops;
  • Maria dei Miracoli in Andria, cenni storici;
  • Manuale pratiche devote S.M. de Miracoli;
  • Vita e Martirio degli Undici Beati Martiri del Giappone, redatta in occasione del suo cinquantesimo di Sacerdozio.

Il 13 maggio 1908, alle ore 15:30 “spirava nel bacio del Signore”.

L’archeoclub di Corato, attraverso l’impegno corale di tutti i propri soci,  valorizza il patrimonio culturale italiano, sui propri profili social rilanciando le numerose iniziative che costituiscono oggi l’offerta culturale fruibile da casa, in primis la rubrica “Le storie nella Storia di Corato”, in continuo aggiornamento.